Comune di Villaspeciosa
Provincia Sud Sardegna

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Arte e Cultura - Villaspeciosa

Villaspeciosa

 

Il Comune di Villaspeciosa, posto a circa 20 chilometri da Cagliari, si raggiunge percorrendo la Statale verso Iglesias. Nel territorio comunale è documentata la continuità di insediamento dall'epoca preistorica a quella alto medioevale.

Immersa nel verde del parco comunale, si trova la chiesa romanica di San Platano, al centro di uno spiazzo pavimentato in pietra. Fu costruita dai monaci Vittorini (provenienti dalla Provenza) del priorato cagliaritano di S. Saturno, secondo alcuni studiosi la costruzione risale al 1141, in quanto a partire da quella data una chiesa di “Sancti Platani“, senza indicazione topografica, figura tra i possessi dei monaci vittorini. Nonostante i numerosi rimaneggiamenti e restauri nonché parziali ricostruzioni di alcune sue parti, essa ha conservato l'impianto dell'epoca della sua costruzione, ad opera delle maestranze francesi dei monaci Vittorini, presenti nel territorio, che fusero le loro maniere costruttive con quelle italiane, più precisamente tosco-lombarde del nord dell'isola.

San Platano presenta una pianta a due navate chiuse da due absidi semicircolari con semicatino, separate da una bassa arcata sostenuta da due tozze colonne. La volta originaria, crollata nel XIV secolo, ha determinato la ricostruzione del campanile a vela e la sostituzione della pesante copertura di pietra con un tetto ligneo a due falde. Tuttavia i resti degli archi con le mensole d'imposta, lasciano chiaramente intendere l'impiego di una copertura con volte a botte, sostenuta da archi trasversali.

Nel fianco nord è presente una scala pensile per l'accesso ai tetti e al piccolo campanile a vela i cui gradini sono “mensoloni” infissi nel muro. Sul campanile è collocata una campana datata 1428. Nella fiancata Sud si apre un portale centinato con arco a tutto sesto. La facciata mostra la sua singolarità nell'utilizzo di materiali diversi: marmi bianchi e bardiglio dalle sfumature grigio azzurre, calcare, tufo trachite ecc. I frammenti talvolta conservano l'originaria decorazione, in altri casi tradiscono segni di rilavorazione.

I monaci basiliani introdussero il culto di San Platano, i cui festeggiamenti hanno inizio, secondo la tradizione, il martedì precedente l'ultima domenica di agosto.

A Villaspeciosa si può visitare il sito archeologico di S. Cromazio . E' questo un piccolo centro abitato in epoca romana; caratterizzato dalla costruzione, nel IV secolo d.c., di una chiesa addossata al precedente impianto termale e dotata di un pavimento decorato con un meraviglioso mosaico policromo a motivi vegetali e geometrici uniti alla raffigurazione di vasi per libagioni; il più ampio in superficie trovato in Sardegna. Il villaggio è stato abitato nei secoli successivi, finché nel VI secolo, in periodo bizantino, la chiesa è stata in parte ripavimentata con l'inserimento di un ampio pannello a mosaico con al centro la raffigurazione di un grande vaso, simile a quelli della fase precedente. A questo stesso periodo, evidentemente in relazione con la chiesa, si fa risalire l'inserimento delle sepolture. Il villaggio è sopravvissuto anche nella fase di passaggio dalla tarda antichità all'alto medioevo e si è spopolato probabilmente per il trasferimento dei suoi abitanti nell'area dell'attuale paese di Villaspeciosa.

Ad ovest di Villaspeciosa e a nord della strada statale iglesiente n. 130, dal Km. 21,900 dista in linea d'aria m. 650 circa, è situato l'insediamento nuragico di Mitza Cuccureddus che fu scoperto nel giugno del 1978, in occasione della realizzazione di un tratto di canalizzazione del II tronco ripartitore Sud – Ovest ed acquedotto integrativo per l'area di sviluppo industriale di Cagliari.

Ancor prima dell'indagine, la zona era nota per una sorgente ( mitza ), la quale risulta tutt'ora protetta e delimitata da una robusta apparecchiatura muraria medio- megalitica dal contorno planimetrico subcircolare conservata per una discreta altezza. La datazione è stata confermata, successivamente al rinvenimento di resti archeologici nell'area contigua in cui è stato operato uno scavo, che ha evidenziato la presenza di un villaggio di epoca nuragica

Congiuntamente all'insediamento nuragico esiste un patrimonio boschivo e naturalistico di notevole interesse e molto suggestivo essendo ai margini del campidano di Cagliari ed avendo quindi un belvedere che spazia tutt'intorno immersi in una antica pineta, ricca di essenze arboree autoctone in particolare: leccio, olivastro fillirea (arridebi) e pero selvatico; già meta, per la suggestiva bellezza, di numerosi escursionisti che vi si recano per praticare attività sportive e per la raccolta dell'asparago e dei funghi selvatici.

La Festa di San Platano

La Sagra inizia, il martedì precedente l'ultima domenica di Agosto, con la preparazione de “su pani “ (civraxiu e coccoi), appositamente sfornato per i tagliatori de “s'abiu“ (frasche di òntano). In passato gli uomini si dedicavano al taglio della legna impiegata poi per ricoprire “su stabi” (un pergolato attorno alla chiesa). Il venerdì i tagliatori sono accolti dai paesani; si arriva tutti alla chiesa con canti e balli; viene poi disposta la legna a copertura del pergolato. Il comitato offre, a tutti i convenuti, la pastasciutta, “sa maccarronada”. La domenica della festa, le statue dei Santi Platano ed Antioco sono portate in processione, su un carro trainato da un giogo di buoi, con l'intonazione dei “goccius” e l'accompagnamento delle launeddas. Terminata la processione si celebra la Santa Messa con il panegirico in onore di San Platano.

L'Amministrazione comunale ha programmato una serie di iniziative per la valorizzazione di beni culturali e ambientali presenti nel territorio comunale, in particolare la Chiesa romanica di S. Platano ed il sito archeologico di S. Cromazio.

 

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